Le foto della mia Africa

La prima volta che arrivai in Africa credevo di essere arrivato a Gardaland chiuso per ferie.
Faceva caldo come quando per errore si mette la caldaia al massimo in casa.
Mi ero vestito bene da idiota , con pantaloni camicia scarpe e cappello color sabbia , diciamo che sembravo una duna magra.
Parlavo con la gente in un Inglese inventato ma ero talmente sicuro di me che loro iniziarono a pensare che il mio inglese fosse quello giusto e che loro per secoli avevano sbagliato tutto.
I primi giorni facevo le foto a tutto, anche sull’aereo a un vassoio pieno di cibo che la hostess aveva rovesciato sulle gambe di un turista norvegese che era seduto al mio fianco e che disse una parola strana.
Quella prima volta scattai circa 218 foto a una zebra scolpita nel gesso all’aeroporto di Nairobi.
Poi non feci più nessuna foto perchè non avevo più rullini e cosi, quando tornai, invitai i miei migliori amici e raccontai a loro la mia esperienza africana intrattenendoli per 3 ore con le diapositive del vassoio di cibo del turista Norvegese e la zebra di gesso.
Oggi quei miei migliori amici sono rimasti solo conoscenti.

Non ho molto da dire, parlano le immagini.