Spesso accade che un dilemma assale e tormenta il civile cittadino. Decidere dove buttare un rifiuto , un oggetto , tutto ciò che ci avanza e di cui riteniamo sia inutile la loro presenza nelle nostre case e nella nostra vita. Oggetti di cui non ricordiamo neppure la provenienza chiedendoci il perché li abbiamo tenuti. Ma ora che in casa sono ingombranti dove li buttiamo ? Dove li abbandoniamo ? In autostrada no ! Vanno buttati nella Carta o nella Plastica ? Nel Vetro ? Questi “oggetti orfani” , questi “avanzi” , fanno tenerezza e sembra quasi che ci guardino chiedendoci di dargli un’ultima possibilità e di fargli fare qualcosa di diverso. Un tappo di sughero che non ha più voglia di tappare nulla, un fanalino che non vuole più stare davanti ad una bicicletta, una forchetta o un cucchiaio che non vogliono più mangiare e un mestolo che non ne può più di brodi o sughi. E così io ho deciso di essere solidale con loro aiutandoli a cambiare vita , a divertirsi e a rendersi utili . I tappi di sughero che diventano una lampada a forma di monumento, il fanalino ciclista che illumina un orologio o una scrivania, la forchetta e il cucchiaio che giocano a reggere strofinacci, abiti o i giornali e la posta e il simpatico mestolo che ti traveste da abat-jour. Vecchi cavi audio che si improvvisano portachiavi. Ecco cosa sono gli “Avanzi di Icio” , oggetti disoccupati , pensionati, senza lavoro, emarginati . Oggi reintegrati in una nuova vita dove finalmente si risentono simpaticamente utili alla società. Icio Maurizio de Romedis