Il pensiero del mese
MARZO 2021
Quando ti sembra tutto finito e vedi quasi il vuoto davanti a te,
all’improvviso ti accordi che hai ancora da fare scarpetta.
MARZO 2021
Quando ti sembra tutto finito e vedi quasi il vuoto davanti a te,
all’improvviso ti accordi che hai ancora da fare scarpetta.
Si avvicinano le elezioni in Italia e ormai i giochi sono fatti.
Secondo i più dettagliati e chiari sondaggi il 18% del 27% sul 3% relativo a quasi il 42% del popolo votante ha deciso di consegnare la vittoria nelle mani della maggioranza nella minoranza.
Ora che ho le idee più chiare sono più sereno e il mio analista e psichiatra mi ha dato delle pastigliette nuove per superare questo momento di estrema lucidità.
In un villaggio nelle vicinanze di Loitokitok a due passi dal Kilimanjaro, hanno deciso di preparare un programma da presentare alle prossime loro elezioni. Mi hanno chiesto di aiutarli nella stesura di proposte che soddisfino le loro esigenze.
La zebra di battaglia del mio programma è …
“Metropolitana e cuffie stereo gratis per tutti”
Pensavo di proporre anche qualcosa che possa risolvere il problema degli Elefanti in doppia fila e del lavaggio della savana il mercoledì.
Il mese scorso c’è stata una manifestazione contro l’uso incondizionato dei minestroni di verdura e a favore della legge che tutela il diritto di fare tardi la sera.
Il Sindaco di Rombo ha fatto una strana proposta che riguarda un problema marginale : L’Acqua !!
Se avrò tempo e spazio valuterò anche questa ennesima richiesta !
Ma quello che voglio veramente è …. Un programma costruttivo e realistico
** I sondaggi riportati sono stati affidati ad una agenzia di Kigali ( Ruanda )
Nel mio programma sono contemplate le grandi opere in modo che anche i Maasai possano apprezzare la Traviata, il Nabucco e altre opere. Naturalmente gratis per quelli che superano i 103 anni.
Un altro progetto ambizioso è “L’alta velocità”.
Fino ad oggi, infatti, il popolo Maasai cammina otto ore circa per andare a fare rifornimento di acqua. Ma presto, grazie all’alta velocità, tutto ciò sarà solo un ricordo.
Il progetto consiste nel mettere un razzo nel sedere a tutti i Maasai che così potranno raggiungere le fonti di acqua in soli 8 minuti !!
Invieremo i primi dieci container di razzi a fine anno.
Questa si chiama “sinergia vera”.
Ossia il coinvolgimento delle popolazioni locali e il nostro supporto di popolo civile occidentale.
Noi mettiamo i razzi e loro i sederi.
Un altro mega progetto è “il ponte sullo stretto di Marisa”.
Marisa è la moglie del sindaco e questo ponte potrebbe eliminare spifferi di aria con relativi risparmi energetici sul riscaldamento.
Credo che il mio programma si fermerà qui, per ora, non vorrei dare troppo a quel popolo per non rischiare di trovarci un domani inferiori a loro, ma soprattutto non vorrei che i ruoli si invertissero. In quel caso loro ci invierebbero i razzi e di conseguenza noi dovremmo mettere il resto. Insomma …dai e dai, gira e rigira… grazie all’alta velocità anche questa volta lo hanno preso li’.
Domanda … Che cosa vuol dire quando si inizia un discorso con la frase “una volta” ?
Potrebbe voler dire 20 anni fa oppure potrebbe voler dire “una della famiglia di Alessandro Volta”.
Dà un senso di vecchio, di datato, e invece “una volta” è così vicino nel tempo che ci ricordiamo tutto perfettamente come se fosse ieri … ecco un’altra frase molto confusa … come se fosse ieri.
Comunque … una volta si entrava in edicola per comprare un giornale. Non badavamo a quale giornale comprava l’altro signore vicino a noi.
Con un sorriso e un saluto uscivamo da quella moschea editoriale.
Si comprava il giornale per leggere se la Lazio aveva pareggiato con il Milan, per vedere se ci avevano fotografato in coda al casello o se il Papa stava bene.
Oggi si va in edicola per scoprire di quale parte politica è il nostro vicino e per poterlo odiare per un motivo ideologico. Finalmente possiamo odiarlo per qualcosa. Il giornale è diventato un ordigno di odio.
I nostri politici qualcosa ci hanno insegnato.
Ci hanno insegnato ad odiare quelli che non la pensano come noi.
Una volta era tutto così monotono. C’era solo educazione e rispetto, nessun odio se non fra estremisti alla ricerca di un nuovo look.
In Inghilterra stanno per abolire la caccia alla volpe, in Italia sta per iniziare la caccia al comunista. Non lontano da noi la caccia all’occidentale è già iniziata.
In Inghilterra hanno sostituito la vera volpe con un corridore che tiene in mano la coda odorosa del pregiato animale … in Italia sostituiremo il vero comunista con qualcuno che fugga tenendo in mano il porta occhiali odoroso di Bertinotti. Sull’aereo che mi portava in Africa, avevamo appena sorvolato l’Egitto, il Sudan, il Kenia e ci si avvicinava alla Tanzania.
Si vedeva il Kilimajaro, una visione emozionante.
Un signore a me sconosciuto guardò giù e disse “Che paese meraviglioso , peccato che sia in mano a quattro selvaggi…”
In quel momento capii perché alla dogana dell’aeroporto avevano fatto passare quel signore senza nessun controllo.
Nella sua scatola cranica non aveva nulla da dichiarare.
Gli dissi qualcosa all’orecchio ma sentii solo l’eco da quella caverna deserta.
Quel signore Brianzolo di Lecce con fazzoletto verde e accento romano atterrò con me in Africa.
Avreste dovuto vedere la sua espressione quando scoprì che in Kenia le auto tenevano la sinistra !!
George mi aspettava con la Jeep di AMREF e, in 8 ore di strada sterrata, raggiungemmo il Kajiado, una regione arida ai confini con la Tanzania dove centinaia di pozzi con la scritta ….
“Asante sana Icio” ( vuol dire “grazie mille Icio” ) mi accolsero con le lacrime agli occhi !
La sera, intorno a un fuoco, festeggiai il mio arrivo con un gruppo di Maasai.
Mi raccontarono cose simpatiche e divertenti, io gli raccontai del ponte sullo stretto di Messina e ridemmo tutta la sera.
Gli spiegai anche che in Italia, quando non piove per un po’, le autorità vietano la circolazione delle auto nelle grandi città, loro mi dissero che da loro quando non piove per un po’ è vietato vivere.
In quella zona del mondo il Leone non aveva bisogno di conoscere quale giornale comprasse la Gazzella per decidere se darle la caccia o no.
La mattina andai a visitare alcune piccole scuole appena costruite intorno ad alcuni pozzi d’acqua.
I maestri insegnavano anche l’idrologia, come gestire l’acqua, ma non insegnavano Internet e neppure l’ Odiologia. Quei bambini non avrebbero mai imparato l’Odio.
A chi avrebbero dato la caccia da grandi ??? … dunque aveva ragione quel signore ?
Un vero razzista moderno direbbe :
“E Adesso cosa faccio ? Ho sopportato tutto.. La fame e la più severa sete, il dolore e la fatica.
Ma adesso cosa faccio ? Chi io devo odiare ora che sono daltonico ? “
Mentre Berlusconi e Fassino litigano ad un incrocio e mentre il freddo entra nelle ossa e finalmente ci fa capire quanto sia grande la sofferenza per i poveri sofficini findus , io mi isolo dal mondo e sogno delle cose che mi stupiscono.
A me non era mai passato per la mente di prendere un bue e un asinello e di sostituirli ad una comoda caldaia della Vaillant, eppure nel passato remoto a qualcuno venne questa geniale idea rivoluzionando la teoria che l’alito non è solo pesante ma anche utile.
Ma non mi risulta che quel qualcuno abbia ricevuto dei Nobel per l’Energia Alternativa.
Tutto ciò mi fa pensare che neppure Munrua , un maasai di 35 anni, potrà sperare di ricevere qualche riconoscimento per avere avuto l’idea di usare un guscio di cocco ricoperto di sterco di vacca per mantenere l’acqua fresca e senza scadenza . E’ una sorta di termos e Munrua ne va fiero. Non so a quale Nobel potrebbe candidarsi , forse al Nobel per la vita. Tornando al bue e all’asinello , senza dubbio questo tipo di sistema di riscaldamento aveva i suoi pregi e difetti.
Non aveva ad esempio un termostato in grado di decidere quando fare alitare i due animali e neppure aveva un telecomando elettronico per dare ordini a distanza.
Il telecomando era manuale e consisteva in una fionda con la quale si scagliavano dei sassi sul sedere dei due poveri animali i quali alitavano dal fastidio e dallo spavento.
Non so perché vi stia raccontando queste cose, forse perché non ho il coraggio di dirvi che un parlamentare in Italia guadagna mediamente 22 mila euro mensili oltre ad avere praticamente tutto gratis, dal treno all’aereo, dalla pedicure al ristorante, dal cinema alla discoteca …. Possono vedere le partite gratis con gli occhiali da vista gratis. E i parlamentari sono circa MILLE …. Garibaldi andrebbe su tutte le furie ?
Non approfondisco il discorso per vergogna e rabbia ma al pensiero che ogni mese quei parassiti dell’umanità sottraggono dalle nostre tasche un minimo garantito di oltre 4 MILIARDI di LIRE … mi sento come dopo aver mangiato le cozze con la nutella. Mi viene un po’ di nausea.
E sono stato molto leggero nei conti !!!
Quanti buoi e quanti asinelli potremmo comprare mandando a casa anche un solo di quei parlamentari inutili ?
Sapete quanti pozzi d’acqua si potrebbero costruire mandandolo a “fanculo” ?
11 pozzi d’acqua ogni mese !!!
132 pozzi da’acqua ogni anno !!!
Questi pozzi darebbero l’acqua e la vita a circa 7 mila persone ogni anno
Al pensiero che ho lavorato 11 anni per riuscire a dare l’acqua …. a 3 parlamentari per un anno !!!!!
Mi viene da dire altre parole non adatte neppure ad un pubblico adulto.
Ed ecco allora la mia idea per raccogliere fondi e per fare la vera solidarietà.
Smettere di versare soldi in beneficenza e mandare a casa un parlamentare all’anno !
Lo so .. è utopia … mi sa che io e i miei amici continueremo a raccogliere fondi nella solita maniera.
Scusate lo sfogo.
Nel sud del Sudan le popolazioni odorano di vero come il fabbro odora di ferro, come il contadino odora di terra o come il cartolaio odora di matita di legno.
Laggiù non si imbroglia con profumi o colonie. La terra rossa si è saldata con la pelle e coi capelli di quei signori.
In quello spazio di mondo dedicato ai felici disperati l’inverno non si riconosce dalla puzza di naftalina del cambio dei vestiti ma solo quando dal caldo vulcanico si passa al caldo infernale.
Ecco, è proprio laggiù che il mio destino decise di farmi perdere nella bassa savana.
Eravamo andati a consegnare dei medicinali a un gruppo di Turkana a un centinaio di chilometri dalla nostra base.
Prima di rientrare regalammo anche tutta l’acqua che avevamo a bordo. A noi non serviva più visto che dopo un paio d’ore saremmo rincasati.
Il rientro invece non fu fra i più sereni. La nostra Land Rover abbandonò la vita e si fermò.
Non avevamo acqua e viveri e con il mio compagno Eberard, tedesco, l’unico dialogo poteva essere la mimica di un goal segnato da Bekenbauer alla nostra nazionale italiana di calcio una ventina di anni fa. Quella notte la passammo sul tetto dell’auto con vista a 360 gradi sul niente e in lontananza si intravedevano alcuni lampi di luce che potevano essere solo temporali o guerriglie.
Quei flash mi ricordavano il matrimonio di mio cugino, anche in quell’occasione fu una guerra, ma quel giorno non c’erano 6 milioni di invitati a combattere per sopravvivere.
Forse il destino aveva voluto che provassi a vivere un paio d’ore come vive quella gente.
E pensavo… pensavo. Non avevo altro da fare. In quel posto non avevo niente da dare, non c’era nessuno da aiutare. Milioni di persone che vivevano una vita come vivevo io in quel frammento di vita, senza acqua, con miliardi di zanzare in vacanza, senza nessuno che ti saluta, che ti aiuta se hai mal di denti. In più loro non avevano neppure quel morbido tetto del Land Rover su cui dormire e un Eberard con il quale polemizzare.
In quel posto tutto serve, anche le barzellette su Pierino. Il pomeriggio del giorno dopo riuscimmo a rianimare l’auto che ci portò malvolentieri alla base.
Seduto al tavolino della casa di Eberard scrissi sul mio diario : “Cercare di informare gli altri su come si sta in Sudan – trovare persone che mi aiutino ad aiutare – Stringere la mano a quelli che hanno deciso di intervenire – Bere un po’ d’acqua ! – ritirare i pantaloni stirati e portare auto per tagliando – Non lasciarli soli !”
Quel mio diario è stato rubato e dopo un paio di mesi ho scoperto il ladro. Era stata AMREF che ha fatto o sta facendo tutto tranne che ritirarmi i pantaloni stirati.
In America, durante gli scavi per le fondamenta di un nuovo palazzo, a circa 80 metri sono stati trovati dei filamenti di rame. Immediatamente i max media si sono mossi e i quotidiani hanno riportato la notizia che questo eccezionale ritrovamento, porta alla conclusione che già decenni di anni prima esistevano in America le linee telefoniche. L’America credeva di essere ancora una volta vincente fino a quando in Giappone, durante gli scavi per la costruzione di un garage sotterraneo, a circa 110 metri vengono ritrovati dei frammenti di cristallo. I giornali riportano la straordinaria notizia di una presunta esistenza, già decenni prima, di linee telefoniche a fibre ottiche.
Se l’informazione è questa potremmo affermare che in Africa, poiché a circa 40 metri scavando per cercare l’acqua non è stato trovato niente, si potrebbe presumere che già secoli prima esistevano i telefoni cellulari !!! Il potere della disinformazione , la ricerca della popolarità vittoriosa e dell’ascolto più alto ci ha portati in questi ultimi tempi ad assistere a patetiche esibizioni di chirurghi che narrano in diretta operazioni impossibili, ci mostrano in prima serata la tragedia di una quarantenne che scappa con un diciottenne come se ce ne fregasse qualcosa.
Leggendo i giornali e guardando i TG io ho capito che 5 secondini hanno picchiato 2 detenuti e che 8 detenuti hanno picchiato 3 secondini che però avevano ragione…ma chi aveva ragione !
Il grande giornalismo mi ha portato a non capire neppure perché, nonostante tutte le informazioni sul traffico stradale del fine settimana e tutte le raccomandazioni a partenze intelligenti, una trentina di auto formula uno tutte le domeniche sono ferme in coda a un semaforo nella frenetica attesa di partire per una misteriosa vacanza miliardaria.
Posso capire che nessuno commenti il rientro intelligente degli elefanti africani la domenica sera o l’avventura di una Masai che questo mese non aveva neanche i soldi per prendersi il colera, ma che nessuno dia l’importanza che andrebbe data ai 100 milioni raccolti a una partita di calcio organizzata dai Medici della Brianza e che con quei soldi di stanno facendo delle cose meravigliosamente reali…. Questo è triste !
Solo se un nostro attaccante avesse avuto un flirt con un difensore avversario e se da quel rapporto fosse nato un bambino cinese , solo allora, forse, saremmo andati sulle prime pagine dei quotidiani al fianco del dramma di Zof .
L’unica mia soddisfazione di questa non informazione è che , su quattro squadre, la nostra Nazionale Italiana Artisti Tv anche questa volta è arrivata quarta.